Gianni Coccia non rappresenta solo una voce e un volto di Castelluccio. Titolare dell’azienda agraria Sapori di Norcia, Gianni è socio della Cooperativa della Lenticchia di Castelluccio e le sue mani, come quelle di tanti altri agricoltori del territorio, sono le mani che lavorano, da generazioni, questa terra nel cuore dell’Italia.

Le mani di Gianni si occupano della semina: un processo fondamentale per la fioritura di giugno che trasforma la Piana in una tavolozza di colori e profumi. Un <<Patrimonio dell’umanità - come la definisce lo stesso Gianni, e ancora - un evento meraviglioso conosciuto in tutto il mondo>>.

L’importanza della rinascita e della costruzione del Villaggio per le attività produttive ed economiche sta proprio nel non interrompere queste tradizioni, che valorizzano e fanno conoscere i prodotti di una terra che ha bisogno di rinascere il prima possibile. Prodotti tipici proprio come la Lenticchia di Castelluccio, chiamata Lénta dagli abitanti del posto, una risorsa così importante e unica che la Comunità Europea ha riconosciuto come marchio IGP: di indicazione geografica protetta e quindi tutelata. Oggi è un legume ricercatissimo, dall’inconfondibile sapore, dalla coltivazione esclusivamente biologica.

<<La semina della lenticchia per noi è qualcosa di profondo. Se le lenticchie, i papaveri, i fiordalisi e le margherite si legano nell’ambiente e creano uno spettacolo meraviglioso durante la fioritura, è merito della semina>> afferma Gianni. Un processo che avviene nel rispetto dell’ambiente, con tecniche di produzione impiegate sin dall’antichità che si basano sulla sola concimazione organica. <<Una tradizione che dobbiamo poter tramandare ai nostri figli>> e che le conseguenze del terribile terremoto non deve interrompere.

Gli agricoltori come Gianni non possono aspettare: affinché la Piana fiorisca e Castelluccio rinasca è necessario seguire i tempi dettati dalla natura. C’è bisogno di arare il terreno, di preparare la rullatura e la semina, di fare in modo che la fioritura, a giugno, possa tornare a stupire ancora. E c’è bisogno di sostenere tutte le famiglie del luogo che si occupano e vivono di questo.

Nelle testimonianze dei volti di Castelluccio sono seminati anche dei ricordi preziosi. <<Da piccoli si giocava tutti insieme nelle vie di un paese bellissimo, oggi invece è una devastazione totale. Non sono solo macerie, è qualcosa che fa soffrire la nostra anima> racconta Gianni. <<Questo paese deve tornare a essere il sogno di un tempo, la perla dell’Umbria, dell’Italia e del mondo intero>>. E sarà così, passo dopo passo.

Anche tu puoi contribuire direttamente a #RINASCITACASTELLUCCIO e sostenere la comunità fatta di persone come Gianni che hanno reso unico questo territorio.
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